il piccolo

Riccardo aveva un anno, ancora non camminava. Un bel giorno di primavera usciamo con lui nel passeggino. Nella sua breve esperienza, non aveva mai visto troppe persone al di fuori di quelle della casa. In fondo stava per finire l’inverno, e lui solo da pochi mesi aveva una certa cognizione di ciò che gli accadeva intorno.

Dunque la passeggiata ha inizio e prosegue in una frequentata via del centro cittadino (Milano) Riccardo, come al solito, è molto allegro e sorride a tutti. Per tutti quelli che incontra ha un sorriso ed un saluto. Ben poche sono però le risposte ! Riccardo mi guarda e con il suo linguaggio approssimato mi fa capire che non capisce perché lui saluta tutti, ma nessuno saluta lui. Purtroppo non ho avuto risposta, è stato uno dei momenti più brutti della mia vita ed ogni volta che ci penso mi sento triste al pensiero che facciamo dei figli e poi in pratica li lanciamo in una guerra da cui dovranno cavarsela da soli.

Padri ! per quel che potete, in questa guerra non fate mai mancare il supporto logistico ai vostri figli.

Solidarietà, comprensione. Non stressateli

il piccoloultima modifica: 2005-02-02T17:03:26+01:00da bicio62
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Un pensiero su “il piccolo

  1. La considerazione che fai, e che hai ripreso nel commento, è purtroppo veritiera. Si vive tutti di corsa e non ci si saluta, nemmeno si risponde al saluto di un bimbo. Considero una fortuna il vivere ancora in un paese o, in alterbnativa, in un quartiere dove tutti ti conoscono, la gente si saluta, magari si impiccia, ma c’è. E mi piace, decisamente. :-))) Buona serata. Trespolo.

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