la caduta dell’impero

Ho voluto scrivere un altro post perché l’argomento, secondo me, lo merita. Nel 4° secolo d.C. avvenne la caduta dell’impero romano così come storicamente si era formato. Una caduta repentina e fragorosa. Le guerre con i vicini, le invasioni dei popoli confinanti, l’esercito stesso che si univa alle bande armate delle scorrerie. Più nessuno difendeva i confini, più nessuno scortava le carovane commerciali. Le strade non erano più sicure, non solo : la popolazione lavoratrice diminuiva a vista d’occhio. Senza l’esercito che procurava gli schiavi, chi lavorava i campi? chi lavorava nelle miniere o remava nelle imbarcazioni? le scorribande degli invasori uccidevano e distruggevano. Con la morte di ogni senatore, artigiano, uomo di cultura o lavoratore che fosse, andavano perdute conoscenze secolari che, solo molti secoli dopo si sarebbero ritrovate per altre vie.

Ebbene, stiamo in guardia perché anche il nosro impero dell’occidente è altrettanto fragile, se non saprà accogliere le diversità delle altre culture, se non saprà combattere la violenza con la cultura, siamo destinati ad una rovinosa caduta e ricordiamoci che noi stiamo nelle zone di confine……..

la caduta dell’imperoultima modifica: 2005-09-05T08:26:08+02:00da bicio62
Reposta per primo quest’articolo

8 pensieri su “la caduta dell’impero

  1. molti storici hanno paragonato la situazione dell’Occidente a quella dell’Impero romano, mutatis mutandis ovviamente, e io la penso come te, in particolare l’Italia ha solo la ferrari il turismo e l’alta moda, troppo poco per un futuro economico tranquillizzant e per i nostri figli… ma di questo ho già parlato qualche post fa, buona giornata, NM

  2. Hai ragione, il vecchio continente sta incominciando a perdere qualche radice del passato con il rischio di non recuperare più le vecchie origini. Ciao Memo e complimenti per questo post d’attualità. Buona settimana da pulvigiu.

  3. Ho letto spesso la recensione del libro di cui mi parlavi, ma sai cos’è? Un conto è quello che ti racconta una donna “infiltrata” in una società, un modo di vivere e di vedere le cose che non le appartengono, e un altro è quello che può venire fuori da una donna che è stata educata secondo quegli usi e costumi ma che ha saputo tirarsi fuori. Insomma, ho appuntato il titolo, ma ancora non sono convinta.. 😛 Per quanto riguarda il rapporto padre-figlia, invece, sono pienamente d’accordo con te: è un legame delicato, fragile ma, allo stesso tempo, talmente tanto forte da riuscire a superare ogni tipo di conflitto. Ovviamente, non sfociando in casi border line.. Buon lunedì, caro Fabrizio! :*** M.

  4. Butti sul tappeto un tema topico. Ci sarebbe da discuterne per giorni 🙂 Buona serata. Trespolo. PS: scusa la latitanza, ma… mi fanno lavorare: che gente!!!

  5. 11 Settembre, per tutti coloro che sono morti quel mattino, ho postato una preghiera per il domani che verrà,
    una preghiera che vorrei leggere insieme a te. Un affettuoso e fraterno saluto da pulvigiu.

I commenti sono chiusi.