i cantieri non sono mai stati un luogo sicuro, ma quando trovi che perfino gli operai fanno di tutto per renderlo pericoloso, allora capisci perché gli incidenti sono così numerosi. le cause? mettiamola così per esperienza personale : al 50% per via degli operai che ignorano bellamente ogni più elementare forma di sicurezza. non tanto perché costretti a lavorare troppo o troppo in fretta, ma per pigrizia ed ignoranza. al 30% del datore di lavoro nel senso che non fornisce i sistemi di sicurezza. al 20% per chi controlla i lavori che, per non avere problemi con i committenti o, peggio, un rallentamento delle lavorazioni (motivo di sicuro contenzioso con le imprese) fanno finta di non vedere. queste percentuali non facciano scandalo. chi lavora è prima di tutto un adulto consapevole di quello che sta facendo. infatti è mooolto difficile che chi sa lavorare si faccia male. gli incidenti capitano con quella maggioranza silenziosa di manovali che non sanno come ci si muove su di un cantiere. gente che ha studiato tutt’altro e si ritrova a scaricare sacchi di cemento.essendo per definizione ignoranti. i padroni ne approfittano per pagarli poco (ovviamente non si parla nemmeno di “corsi di formazione”). ignoranti a loro volta i padroni non sanno che i corsi costano poco o non costano affatto. organizzati da enti operanti nel settore, dall’assimpredil ai sindacati, alle ASL. qui entrano in gioco le responsabilità di chi controlla. specie in campo pubblico, nessuno obbietta se i lavori vengono sospesi per “ragioni di sicurezza” (sicurezza sul cantierei, ovviamente), ma viceversa è un buon comportamento quello di “tirare le orecchie” all’impresa su queste questioni.