l’anello con brillante

ore 10 del lunedi mattina. sopralluogo per verificare la situazione prima di operare un progetto di recupero dei negozi. è il deserto. su una decina di negozi a 2 o 4 vetrine c’è aperto una bar, una sede sindacale e una sede del pds olte ad un altro bar  oggi chiuso per turno. cominciamo a guardarci intorno, la desolazione è forte e la giornata non aiuta. alla fine si ferma un  tizio che comincia a parlare, ma dopo poco comincia a intimidire (potrei anche menarvi a tutti e tre) posto che non è detto che finisca come si aspetta, sono parole che (lui) spera incutano paura, in una sorta di difesa del territorio che crede proprio. se in tutta quarto oggiaro contiamo gli individui come questo (dall’aspetto disperato, ma dall’anello con brillante al mignolo) non arriviamo a cinquanta elementi su una popolazione di 20000 persone, eppure è gente così che dà l’identità del quartiere. Un’identità sbagliata, ma che per i giovani gradassi è importante. L’identificazione in un ruolo attrraverso l’appartenenza ad un luogo da, in questo caso, l’immagine del “duro” di periferia. E’ una lotta selvggia. Non si può discutere e ragionare. Con persone così o si vince o si perde, perché l’unica cosa che conta è, appunto, dimostrare di essere il più forte e di avere il controllo del territorio. Vedremo, allora, se un architetto ha metodi molto più convincenti e definitivi di una scazzottata per controllare il territorio, la sfida è aperta…..

p.s. questo scritto non è uno sfogo, ma solo un reportage della realtà quotidiana a Milano….certo che qui di politici se ne vedono pochini…….

 

saluti fabrizio

l’anello con brillanteultima modifica: 2007-10-29T14:25:00+01:00da
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