pare che, in sordina giustamente, qualche cosa cominci a cambiare. La notizia è che al ministero delle infrastrutture sono stati revocati degli incarichi professionali ad ex dipendenti ed a professionisti “di fiducia” per importi di circa 250000 euro l’anno oltre a rimborsi spese di circA 170000 euro l’anno. Scopo dell’incarico? Verificare sui lavori pubblici al posto dei funzionari dipendenti. Conosco bene questo modo di agire. Al Comune di Milano succede dall’arrivo di Albertini e Moratti sta, se possibile, peggiorndo la situazione.Ma a Milano hanno trovato il sistema per trovare i soldi. Se aRoma è sufficiente fare il portaborse per passare alla qualifica dirigenziale, a Milano concorsi per dirigenti non se ne fanno più. Molto meglio assumere di volta in volta chi serve. Naturalmente la prerogativa principale è che dica sempre si. Paradossalmente come cittadino sarei anche disposto a spendere per questi “consulenti” , non posso certo dire che in Comune i tecnici brillino per quoziente intellettivo, ma ciò che non va è il principio. Quella cultura del sospetto che porta a dire in prima istanza che tanto siamo tutti dei ladri e che se uno (stranamente) lavora, lo fa per interesse personale. Oramai ci siamo abituati, ma fa sempre male ricordarselo, e comunque un obiettivo è stato raggiunto : sospetto per sospetto, non è che anche i nuovi arrivati, assunti così senza un concorso, né una selezione, poi spariranno nel nulla con informazioni, obiettivi, conoscenze del funzionamento della macchina pubblica, tali da renderli appetibili dirigenti di affamate società di costruzioni ?
sospettosi saluti fabri