architettura sostenibile

Scrivo questo post dopo aver visto il blog ultimo linkato di baendes. Tra le tante discussioni sull’architettura, una in particolare potrebbe ri-generare il mercato ma non se ne fa nulla. Parlo del contenimento dei costi energetici. Vada per tutti i sistemi alternativi, ma credo che la cosa più semplice sarebbe quella di una sana, precisa e coerente progettazione. Mi spiego meglio : tanto per iniziare il riscaldamento andrebbe progettato nel dettaglio dimensionando stanza per stanza il corpo scaldante a cui sarà assegnata una quantità ben precisa (né tanta né poca) di fluido scaldante. Chi si prenderà la briga di fare i conti scoprirà che in luogo delle 20000 kcal/h bruciate da ogni singola caldaietta, saranno sifficienti non più di 4000 o 5000 kcal/h per un appartamento di 3 locali. Altra cosa potrebbe essere una progettazione architettonica che tenga conto delle ombre riportate e dei giri d’aria creati da vani scale e doppie esposizioni (anche a scapito di servizi multipli senza finestre ) . SArebbe già un bel risparmio sull’utilizzo del condizionatore. Un’altra: a mai nessuno è venuto in mente che costruire appartamenti senza l’ingresso (cioè con il soggiorno più grande a cui si direttamente) costringe ad alzare la temperatura del riscaldamento?

ce ne sarebbero molte altre, per ora fermiamoci qui….

saluti a tutti fabri, che va giusto a finire un progettino……..

architettura sostenibileultima modifica: 2006-06-21T22:06:45+02:00da bicio62
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2 pensieri su “architettura sostenibile

  1. La firma giusta è quella della suola di uno stivale dove dico io!
    Per quello che scrivi hai perfettamente ragione! Nella costruzione della mia casetta hanno usato per la parete esterna il poroton 30, sai che funziona?!Pecca to che poi ci abbiano messo delle porte con un metro di spiffero sotto, (pergiunta con l’apertura all’incontrari o, percui abbiamo dovuto litigare per farle girare, quella del cesso aveva la maniglia solo per fuori! Ho dovuto pigliare per il cu.. i responsabili per fargli capire che avevano fatto una cazzata!) Comunque, le nuove leve, che non conoscono le unità di misura, e usano manodopera straniera volonterosa ma incompetente, fanno tali e tanti casini che la metà basterebbe! Ci scriverò uno “stupidario”, anzi, lanciamo l’idea per un blog aperto alle cazzate subite?.. Ciao, Anna

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