il dojo

SApete cos’è un dojo? E’ una palestra.Ma non solo. E’ molto di più. Tecnicamente è il luogo dove si praticano le arti marziali orientali. In realtà è il luogo dove si entra vestiti di una semplice tuta bianca (il karategi) di cotone, ampia e comoda. Una cintura colorata distingue chi pratica da più tempo da quelli che invece sono arrivati dopo.Le regole sono semplicissime. Ci si allena a piedi nudi e si può accedere solo dopo averli lavati e dopo che il maestro (sensei) ha dato il permesso di accedere.Quindi c’è un dentro e un fuori. Fuori c’è il mondo con tutte le preoccupazioni, le guerre e le falsità. Dentro si è se stessi. Soli, di fronte all’avversario si impara a non avere paura di nessuno, tantomeno di se stessi. La paura di non riuscire nel dojo non esiste. Esistono invece delle tecniche da applicare come viene insegnato. L’insegnamento avviene in un modo arcaico, oramai perso per strada. Non si prendono appunti, non ci sono libri da leggere né tantomeno film da guardare. Si deve solo osservare e provare. Provare e riprovare sino ad essere padroni del movimento in una piena consapevolezza del proprio corpo. Con il maestro che pazientemente spiega e rispiega. I tempi del dojo non sono quelli del mondo moderno. Per mettere a punto un movimento ci vogliono mesi, talvolta anni nella ricerca di una perfezione irraggiungibile. Non esiste un movimento perfetto codificato perché ogni corpo è diverso dall’altro e un movimento efficace per una persona può non esserlo per un’altra. Esistono invece dei movimenti di base e soprattutto un atteggiamento comune a tutti: mai sentirsi più bravi di un altro. Non è raro che le cinture nere eseguano passaggi sbagliati che un allievo del secondo anno esegue in maniera esatta.

Stupido, dirà qualcuno. Può darsi, ma non è un problema mio. Io li mi sento bene, il movimento, basato soprattutto su movimenti rilassati,  tiene lontani gli acciacchi che affligono normalmente i miei coetanei e anche gli stress del lavoro se ne vanno insieme al sudore. I compagni, poi, sono i compagni di viaggio di un’esperienza unica così…..oggi quando sono andato a trovarli per gli auguri di Natale…..mi hanno convinto a ricominciare…ok appuntamento al 7 gennaio……

il dojoultima modifica: 2007-12-17T22:15:00+01:00da bicio62
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Un pensiero su “il dojo

  1. Fare qualcosa per noi fa sempre bene che sia un arte o una disciplina o una pausa da tutto.
    Lo so, Neruda ha scritto quello che un uomo vorrebbe dire all’amata nel modo più bello e una donna vorrebbe sentirsi la sola e unica protagonista di tali parole…
    (Che in città si vive male, è vero da vendere!)

    Ciao

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