procurato allarme

giornalisti sono, per i non addetti ai lavori, esseri impersonali. Esattamente come “i dipendenti pubblici” o “gli insegnanti” o “i sindacalisti”, i “giornalisti” sono una massa anonima di persone che svolgono un lavoro che tale non può essere definito, almeno da parte di chi suda e fatica davvero. Dalla parte del lettore il giornalista è qualcuno che, dotato di una discreta parlantina, riesce a intrufolarsi dappertutto per farsi gli affari degli altri. Oggi più che ieri le notizie sono sempre più dei pettegolezzi camuffati. Un tempo, a scuola, ci facevano leggere gli articoli di giornale per imparare l’italiano. Oggi, nella cultura imperante del “copia” e “incolla”, è meglio di no. Gli svarioni grammaticali sono all’ordine del giorno, ed anche i contenuti sono spesso poveri. Come per le altre categorie citate a caso, non si può generalizzare e qualche articolo è ancora leggibile. Probabilmente  dei nuovi Hemingway o Biagi esistono anche oggi.

Tutto per questo non perché ce l’abbia con i giornalisti in genere, ma con due in particolare, di cui non ricordo il nome. Ieri, sulla “Repubblica” hanno scritto un articolo che parlava delle imminenti catastrofi sulla terra a causa dell’aumento di temperatura. Un vero e proprio caso di procurato allarme. Citando una serie di affermazioni più o meno scientifiche, sono riusciti a disegnare un quadro veramente catastrofico. La scomparsa delle calotte polari, la progressiva desertificazione, lo svilupparsi di uragani catastrofici. Il tutto entro il 2100. Io francamente non credo nemmeno ad una di queste catastrofiche previsioni . Credo invece che la Terra sappia autoregolarsi secondo propri ritmi dovuta anche e soprattutto alla posizione del pianeta rispetto al Sole. L’uomo invece crede sempre di essere il centro dell’universo e si prende la responsabilità del surriscaldamento del pianeta. purtroppo stavolta non potremo stare a vedere gli sviluppi….

procurato allarmeultima modifica: 2008-08-08T14:46:09+02:00da bicio62
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2 pensieri su “procurato allarme

  1. massi..quando tutto dovrà finire..finirà..non facciamoci troppi calcoli..non aspettiamo sti sviluppi unBacio*

  2. Non hai torto, infatti le variazioni metereologiche ci son sempre state, ma una volta non c’era nè internet, ne i satelliti ecct.
    Il vero problema è che tutti sono “tuttologi”, e chi ci capisce veramente è brutalmente messo da parte come “disfattista”. In ogni caso nel 2100 io avrei 152 anni, e, poichè geneticamente non ho nulla a che fare con matusalemme.. Ciao, Anna

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