i soldi

il primo post di questo 2009, parte da un articolo di Sirtori sul corriere di oggi. L’argomento è che i soldi sembra che nessuno sappia come si facciano, ma che tutti ne vogliono un po’. Mi sembra un discorso valido perché mette in guardia su come affrontare la crisi economica, ma scarsamente condivisibile se si pensa che, negli ultimi 20 anni,  l’unico a schierarsi apertamente contro il capitalismo galoppante è stato il papa.   Differentemente da quel che pensa sirtori, io credo che i tecnici sappiano benissimo come si produce ricchezza. Ci mancherebbe che non lo sapessero, sarebbe come dire che un’architetto non sa come mai le case stanno in piedi. Per quanto riguarda tutti gli altri, non sono tenuti a sapere queste cose (però non è vietato), ma devono solo sapere che la ricchezza si produce in definitiva solo con il duro lavoro delle proprie mani e della propria mente. Dirò che, a parte la cronica mancanza di liquidità, non ho mai giocato in borsa, ritenendola un qualcosa di sinmile alla schedina del totocalcio. Pur conoscendo l’importanza del sistema borsistico, direi che per principio non ritenevo e non ritengo giusto che si possano trarre esagerate rendite finanziarie dalla compravendita di titoli azionari. Si tratta di atti speculativi che ritengo sltamente immorali, in quanto portano (prima o poi) alla turbativa del mercato per orientare gli operatori verso una situazione piuttosto che verso un’altra. L’economia capitalistica come la abbiamo conosciuta è oramai morta. La sepoltura avverrà a breve. Le economie mondiali emergenti hanno già capito la lezione e lasciano che i giovani milanesi anneghino in un mare di polvere bianca, mentre i loro studiano e diventano capitani di industria. Tanto qui da noi i vecchi il loro “cadreghino” non lo mollano per nessun motivo sino a che non sono sottoterra. Non dobbiamo far altro che attendere. Attendere che passino le generazioni attuali al comando, impoverendoci sempre di più o, in alternativa, investire nella ricerca scientifica e nelle nuove tecnologie. anteponendo la creatività alla burocrazia. rispettando le leggi esistenti nel loro spirito, piuttosto che costringere a crearne di nuove.

 Dal momento che in tutto questo gli italiani sono maestri, mi auguro , e vi auguro, un buon 2009 speranzoso di vedere l’alba di un nuovo rinascimento.

i soldiultima modifica: 2009-01-01T02:03:00+01:00da bicio62
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3 pensieri su “i soldi

  1. Direi che hai detto bene! Non ci resta che aspettare. Sembra proprioi che quest’economia ormai non si regga tanto sul lavoro di tutti, che non c’è, ma si regga proprio e unicamente contando sull’ignoranza di tutti, arricchendo pochi che non mollano il cadreghino.
    Per la serie cominciamo bene…ottimismo mi raccomando;-)
    Ciao un bacio

  2. Accidenti! Incazzato è dir poco! Ben arrivato nel gruppo. Io spero che l’edificio crolli così da poter ricostruire qualcosa di nuovo.. boh! Ciao arch. Anna

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