Il buco di Scapagnini – di Carlo Cornaglia

trovata sul blog è troppo bella perciò copio e incollo condividendo in pieno il pensiero e avvertendo che Milano potrebbe essere la prossima e se non lo sarà ciò avverrà solo per il senso civico dei dipendenti  

Il buco di Scapagnini

Il dissesto ormai dilania
il comune di Catania.
Borgomastro non è più
quel dottor pien di virtù

ch’era Umberto Scapagnini,
quello che coi flaconcini
pien d’immunostimolanti
e prodotti antiossidanti,

col fetente broccolino,
col tomato di Pachino
che contiene il licopene
che anche al pistolin fa bene,

col magnesio e col selenio
del Berlusca fece un genio
col cadeau di lunga vita.
La gestione sua è finita,

poiché grazie al fallimento
fu promosso al Parlamento.
Non c’è più nemmeno il vice,
quel Lombardo che, felice,

fu promosso capoccione
della sicula Regione,
campion di federalismo
trasformato in affarismo.

A gestirne gli sfracelli
or c’è un tale Stancanelli
di Alleanza nazionale,
di Lombardo gran sodale,

lo sfigato ereditiero
dell’enorme buco nero
di tre quarti di miliardo.
Non ha i soldi il neo boiardo

per pagare gli spazzini,
il mangiare dei bambini
che frequentano le scuole,
chi gli tien bene le aiuole,

il pien dei vigili urbani,
gli stipendi agli scrivani,
le bollette della luce.
Di Catania il nuovo duce

fugge dai suoi creditori:
giornalai, trasportatori,
librerie, maestre, hotel.
La monnezza sale al ciel

e chi muor deve aspettare
poiché mancano le bare,
finché è aperto il buco nero
resta chiuso il cimitero…

In compenso i dirigenti
oltre ai loro emolumenti
dei bei premi si son dati,
ovviamente già incassati:

d’euro un paio di milioni
per settanta capoccioni.
Stancanelli, il borgomastro,
per salvarsi dal disastro

si è rivolto al Cavaliere:
“I quattrini fammi avere
per il buco Scapagnini
o non pago gli spazzini

e qui sale la monnezza.”
Berlusconi con prontezza
grazie al Cipe gli ha mandato
un regalo smisurato

di milion centoquaranta.
Con la Lega che decanta
il fiscal federalismo
i campioni del leghismo,

Calderoli e Bossi Umberto,
si vergogneran di certo
nei confronti dei padani
per il dono ai siciliani.

Spiegheran: “Bisex noi siamo
e, pur se duro l’abbiamo,
dal premier che ci sa fare
ci lasciamo violentare.”

Il buco di Scapagnini – di Carlo Cornagliaultima modifica: 2008-10-04T10:53:35+02:00da bicio62
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4 pensieri su “Il buco di Scapagnini – di Carlo Cornaglia

  1. Ho avvisato Carlo, sicuramente ne sarà entusiasta. Mi hai stupita con le cifre per Milano. Ma come, una che fa parte della schiera degli imprenditori non riesce ad avere almeno quanto ha Catania? Etticredo che hanno il veleno in corpo quelli della lega! Ogni sera canto una delle prime canzoni di Guccini : ” Un altro giorno è andato/ la sua musica è finita/ quanto tempo ormai è passato e passerà..” Come si dice t’attacchi a quel che hai! Ciao, Anna

  2. Ciao Fabri, Anna mi ha scritto di te e sono venuto a trovarti. Anzitutto grazie per l’apprezzamento e per l’onore di inserirmi nel tuo blog. Poi complimenti vivissimi: per ora ho solo dato una prima occhiata, ma tornerò spesso e parleremo di tutto. E’ vero, gli italiani sono un po’ così…, ma allora noi non siamo italiani? O siamo italiani speciali? E come abbiamo fatto ad esserlo?
    Ciao
    Carlo

  3. No, non ho visto quel film. Comunque di allievi difficili ne ho avuti tanti. Uno era un borderline per la schizzofrenia, un’altra aveva degli episodi scizofrenici, entrambi nei momenti di difficoltà erano totalmente dipendenti da me, un chimico che agiva solo per istinto materno. La psicologa che avevamo a scuola per un paio d’ore alla settimana grazie ad un progetto mio e di un paio di colleghe, mi confermava poi che avevo fatto la cosa giusta, ma a quel punto lo sapevo anch’io, visto che era passato il momento senza morti ne feriti. Poi ho avuto decine di disadattati, e di normali adolescenti in fase di scontro familiare. Uno di questi aveva un contenzioso con la madre che non ti dico. Entrambi facevano riferimento a me, ed io mediavo… Se avessi scritto tutte le mie esperienze… Ora mi vedo una trota lessa senza sale che pontifica e vuole riformare la scuola! Fancu…!!!! Ciao Fabri, Anna

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