le caste

C’è un libro che si intitola “La Casta”, intesa come la casta della classe politica. Poi è uscito “L’altra Casta” , riferita ai sindacalisti. In realtà le caste in Italia sono tante. Si tratta ne più, né meno dello storico corporativismo delle arti e dei mestieri. Abbiamo così “i baroni” della medicina, i clan degli avvocati, dei magistrati, degli ingegneri, dei commercialisti, dei notai ecc ecc. Anche gli architetti non sono da meno, ma siccome sono più ignoranti degli altri, non se ne rendono conto. C’è però una categoria di casta che mi fa veramente incazzare. Si tratta di tutti queli piccoli funzionari o dirigenti pubblici, completamente stupidi, che pretendono di sapere tutto e di essere serviti su tutto perché, come dicono, “io sono un dirigente e non devo lavorare”. Tanto per intenderci Brunetta era uno di loro. Di dipendenti pubblici fannulloni (tralsciando i disonesti) ce ne sono tanti, ma si tratta di gente che tira a  fine mese non più di un migliaio di euro al mese, poco incentivata anche perché messa al posto sbagliato. I dirigenti invece viaggiano oltre i 3500 euro al mese . più i premi e il fatto che possono timbrare solo una volta al giorno e per il resto andare pure a giocare a tennis. E’ una casta perché si proteggono l’un laltro. E’ una casta perché molti di loro poi finiscono nelle commissioni parlamentari a fare le leggi e i regolamenti; quindi figurarsi se mai salterà fuori che ad un dirigente venga limitato qualche diritto o venga affibbiata qualche responsabilità, senza adeguato compenso.E’ una casta perché di tutta tangentopoli nessun dirigente è stato mai condannato (tranne qualche povero sfigato). Al limite gli interessati sono stati promossi o “pensionati”. Se un dirigente sbaglia, caudanso danno al comune, nessuno gli darà mai contro, a parte una lettera di rimprovero.  Per un impiegato semplice scattano il licenziamento immediato e la messa in mora.  E’ una casta superiore, perché nonostante abbia uno stipendio che è più del doppio del funzionario immediatamente sottostante nella “piramide feudale”, il dirigente è spesso un completo inetto. Al dirigente sovraordinato, del resto, è sempre utile un individuo del genere. Gli può affibbiare qualsiasi incarico, tanto non lo farà o lo farà fare a qualcun altro. E poi un’utile idiota serve sempre…..